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Immagine del redattoreFabrizio Quintili

Coaching online: cos’è e come funziona

Aggiornamento: 22 ago


Un uomo con un computer, intento in una videocomunicazione, su un terrazzo che richiama un paese esotico
Il coaching si presta particolarmente alla videocomunicazione

Il coaching è un’attività di crescita personale e professionale di sicura efficacia e di cui le aziende competitive non possono più fare a meno.


Dall'anno scorso la pandemia ha limitato le attività in presenza ai motivi di estrema necessità. Dallo scorso anno tutto si è spostato online. Anche il coaching ha subito questo spostamento e ad oggi le sessioni vengono svolte prevalentemente online.


Ma in che modo questo ha impattato sull'efficacia del coaching?


Scopo di questo articolo è illustrare perché il coaching online è efficace allo stesso modo che in presenza e perché il coaching si presta in particolar modo alla modalità online.


Ma che cos'è il coaching?


Il colloquio di coaching individuale è uno strumento per definire i risultati che si vogliono raggiungere, prendere decisioni, pianificare strategie d’azione.


Per fare tutto questo in maniera efficace è spesso utile una riflessione ampia su di sé e sulle proprie idee. Il coach aiuta il cliente a fare questa riflessione attraverso le proprie domande.


Per raggiungere i risultati desiderati non bastano l’intuizione e gli automatismi acquisiti.

Per raggiungere i risultati desiderati non bastano l’intuizione e gli automatismi acquisiti.


Prendere decisioni efficaci, identificare i risultati che si vogliono raggiungere e pianificare le azioni necessarie a raggiungerli sono attività complesse.


Sappiamo benissimo quanto sia difficile districarsi tra dilemmi, informazioni, desideri, motivazioni, pressioni dell'ambiente, comportamenti acquisiti, convinzioni profonde e limitanti, pregiudizi, bias cognitivi, e tutto ciò che la nostra fantastica mente ci può regalare per renderci più complicato agire efficacemente e immediatamente.



Non solo, ma spesso a depotenziarci ci si mette anche la nostra disposizione attitudinale (il mindset) che vede l'azione verso un risultato non come un'opportunità per imparare, ma una pericolosa possibilità di fallimento che certamente non dispone l'animo al meglio.


Il coaching serve proprio a questo, ossia a imparare a gestire tutta questa serie di input che rendono ancora più difficile il percorso verso obiettivi sfidanti, ad allenare il cliente a far tesoro delle esperienze d'azione e contemporaneamente ad imparare nuove competenze per raggiungere il risultato desiderato.


Esempi di situazioni che è possibile affrontare attraverso il coaching


Partiamo dal fatto che non è possibile incasellare le situazioni individuali e la gamma del meraviglioso comportamento umano. In generale, con il coaching è possibile identificare un risultato desiderato e raggiungerlo.


Ciascuno di noi ha un demone, una sfida personale che deve affrontare per crescere di livello.

Ma se volessimo esemplificare alcune situazioni personali che spesso ci allontanano dai risultati personali allora potremmo iniziare a fare un elenco a puro scopo esemplificativo: procrastinazione, accondiscendenza, perfezionismo, eccessiva fiducia in sé, sfiducia in sé, sindrome dell'impostore, timori vari, ansia da prestazione, delega, leadership, gestione dei collaboratori, comunicazione efficace, mancanza di determinazione, capacità di rischiare, rigidità vs flessibilità, capacità di decidere, autocritica eccessiva, ecc.


Ciascuno di noi ha un demone, una sfida personale che deve affrontare per crescere di livello. È un viaggio dell'eroe che ciascuno di noi deve affrontare per migliorare se stesso e poter accedere a certi risultati.


Perché il coaching online è efficace quanto quello in presenza.


Il colloquio di coaching non ha bisogno, come altre forme di supporto come ad esempio la psicoterapia, di una presenza costante che garantisca uno spazio di cura in cui l'individuo viene totalmente preso in carico all'interno di un contesto definito che sia sempre lo stesso per un numero molto alto di volte.


La psicologia e la psicoterapia fanno proprio della continuità degli incontri e dell'intimità degli incontri uno strumento di intervento perché scopo della psicoterapia è proprio quello di attivare dinamiche profonde che riguardano il nostro attaccamento (nella maggior parte degli orientamenti). Una psicoterapia dura dai venti incontri in su.


Il numero di sessioni di coaching aziendale può variare, a seconda del contesto, da 4 a 12. Questo numero non è un vincolo rigido, ma va inteso come numero massimo di sessioni entro il quale il percorso sarà concluso.


Per stabilire il numero di sessioni necessarie occorre approfondire attraverso un colloquio con la committenza/capo e con il coachee.


Orientativamente 6 sessioni possono essere sufficienti.

Oltre queste sessioni di lavoro, fanno parte del percorso la sessione esplorativa iniziale, la sessione di verifica intermedia e quella finale.


L’intervallo tra una sessione e l’altra (frequenza) è di 15-20 giorni, circa 2 sessioni al mese. La durata di una singola sessione è di circa un’ora e mezza.


Oggetto della psicoterapia sono le dinamiche psicologiche profonde che sono servite durante l'infanzia e l'adolescenza a cementare il rapporto intimo e profondo con i nostri genitori, ma che per qualche motivo non hanno esitato correttamente nel far acquisire alla persona tutte le competenze di cui la persona ha bisogno per essere autonomo in età adulta (area dell'attaccamento).


La psicoterapia è una attività di riabilitazione, un po' come fa il fisioterapista quando lavora sugli arti offesi che impediscono il ritorno alla vita normale (vedi differenze tra coaching e psicoterapia).


Il coach, invece, intervenendo su una richiesta di sviluppo di potenziale agisce come farebbe un allenatore. Nel coaching i nostri clienti sono persone che hanno già conquistato la loro autonomia di persone adulte e capaci di muoversi nel mondo.


L'intimità, dunque, non è uno strumento di intervento finalizzato a stabilire una relazione così intensa da rievocare i sentimenti presenti nella relazione genitoriale.


L'intimità, invece, è uno strumento per garantire la necessaria privacy al cliente e creare una relazione di fiducia reciproca. Questo permette di creare una situazione adeguata all'espressione di sé in cui il cliente può sentirsi libero di esprimersi al 100%.


A livello di contenuto, il focus del coaching è sulla ricerca delle soluzioni, in termini di azioni concrete che modificano la realtà attuale verso la realtà desiderata:

· la soluzione deve contribuire al benessere a breve, medio e lungo periodo, deve essere etica (nel senso di non lesiva nei confronti degli altri) e concretamente realizzabile con le proprie risorse;

· la finalità è diventare esperti della soluzione (solution oriented), piuttosto che del problema (problem oriented);

· il focus del coaching è l’azione concreta (a differenza della psicoterapia, il cui focus è invece la relazione).


Anche la comunicazione non verbale, ovviamente limitata in un contesto di coaching online, non diventa elemento ostativo dell'interazione in quanto è sufficiente la possibilità di vedersi vis-à-vis attraverso uno schermo per notare i cambiamenti di energia in relazione alle cose che dice il coachee e quindi prendere spunto per favorire un pensiero.


Questi elementi non verbali passano anche attraverso il canale della voce e per questo la videocomunicazione è perfetta.


Il coaching online è praticato già da molto tempo.

Detto questo, dunque, il passaggio dal coaching in presenza al coaching online non ha alcun impatto particolare. Tant'è vero che il coaching online è praticato già da molto tempo.


Nel coaching si usano fare anche, in alcuni casi, sessioni per telefono, quindi solo voce. E questo è anche il motivo per cui i prezzi del coaching online sono esattamente gli stessi del coaching in presenza.

Gli strumenti vanno bene tutti: Zoom, Teams, Webex, Skype e nei casi in cui non si disponga di un pc o di un tablet… WhatsApp video sul cellulare.


Alcuni accorgimenti da segnalare per la buona riuscita della sessione online:


  • una buona banda ADSL, che consenta la continuità e la chiarezza della comunicazione; l’audio che si interrompe o la linea che va e viene depotenzia enormemente l’efficacia della sessione;

  • un buon computer che consenta la fluidità dell’audio e del video;

  • se possibile per entrambi cuffiette audio e voce, per evitare che nella stanza riecheggi la voce del coach o la voce del cliente, diminuendo la privacy (soprattutto in ambienti di ufficio);

  • coach e cliente devono stare in un ambiente dedicato e con la necessaria privacy (va bene la propria stanza a patto che ci si possa stare da soli); per il tempo della sessione nessuno deve ascoltare o interferire bussando alla porta o transitando nella stanza;

  • niente cellulari accesi.


Un ultimo vantaggio da segnalare: coach e cliente possono essere ubicati in qualsiasi parte del globo terrestre. E questo è un vantaggio del coaching online sia per il mondo del lavoro (business coaching), sia per il mondo dei clienti privati (life coaching).


Interessante, non è vero?


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